Per sprigionare la forza è necessario restare calmi e rilassati, permettendo al centro di gravità di affondare verso il basso …”
T. Horvitz, S. Kimmelman, H.H. Lui,
TAI CHI
INSEGNANTE
Il Tai Chi, oltre a far parte delle arti marziali cinesi, è una meditazione in movimento.
Non sono certe le origini di questo stile, ma la leggenda narra che un giorno un monaco taoista assistette al combattimento tra un uccello rapace e un serpente e rimase affascinato dalla capacità del serpente di vincere il duello senza usare la forza. Il serpente infatti sfruttò la morbidezza del suo corpo e dei suoi movimenti per sconfiggere l’avversario. Da qui nacque questo stile di arte marziale, fondato sui principi della flessibilità in opposizione alla durezza, dei movimenti circolari contro i movimenti diretti, del raccoglimento prima di scagliare attacchi veloci e dell’apparente debolezza contro l’apparente forza dell’avversario.
Posizioni, tecniche di gambe e atteggiamenti delle mani fanno parte delle principali tecniche di base utilizzate in questa disciplina.